Proseguono le indagini sull’omicidio di 6 uomini del capo dell’organizzazione criminale Barış Boyun in Grecia. Il giorno prima era stata arrestata una persona sospettata di essere collegata all’attacco. Les liens de Süleyman Dalgıç, 32 ans, qui a été arrêté à l’aéroport Eleftherios Venizelos avec une arme à feu, de nombreuses balles de 9 mm, de fausses cartes d’identité et de faux passeports, font l’objet d’une indagine. Si è appreso che Dalgıç, arrestato, non ha rilasciato dichiarazioni alla stazione di polizia. È stato affermato che Dalgıç, considerato la figura chiave dell’attacco, era un ex agente di polizia che era stato licenziato dal suo incarico.
È TORNATO A CASA DUE VOLTE
La polizia greca ha stabilito che due persone si sono presentate nella casa affittata dalle persone assassinate a Loutsa tra il 4 e l’11 settembre, e uno di loro era Süleyman Dalgıç. È stato accertato che Dalgıç, arrestato all’aeroporto con passaporti falsi, aveva soggiornato in un albergo nella zona in cui era avvenuto l’omicidio il giorno prima dell’incidente. Si ritiene che Dalgıç, che trafficava immigrati, potrebbe aver portato alcuni dei membri della banda assassinata in Grecia o che potrebbe aver portato le vittime in Italia per incontrare il leader Barış Boyun.
I corpi di 18 persone sono stati ritrovati negli incendi boschivi in Grecia
Una nuova pagina nel binomio Ankara-Atene: lo ha intitolato la stampa greca
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