Nella crisi di bilancio tra il governo populista italiano e l'Unione europea, la Commissione europea ha affermato che sono soddisfatte le condizioni necessarie per l'avvio della “procedura per deficit di bilancio eccessivo”, che potrebbe portare all'attuazione di procedure disciplinari contro l'Italia.
Il governo di coalizione Movimento 5 Stelle-Lega, salito al potere in Italia un anno fa, sta attraversando una crisi con le istituzioni europee a causa del suo bilancio che richiede elevate spese pubbliche come reddito di cittadinanza, riforma del sistema pensionistico e norme fiscali.
Secondo i dati della Commissione Europea, il debito pubblico italiano è aumentato nel 2018, raggiungendo il 132,2% del prodotto interno lordo. Secondo le norme dell’UE, il debito pubblico degli Stati membri non deve superare il 60% del PIL.
In una lettera all'amministrazione italiana la scorsa settimana, la Commissione ha chiesto chiarimenti sull'aumento del debito pubblico. In seguito alla risposta dell'Italia a questa lettera, la Commissione europea ha compiuto oggi il primo passo verso l'avvio della “procedura per deficit di bilancio eccessivo”, che potrebbe portare all'attuazione di una procedura disciplinare nei confronti dell'Italia.
“È necessaria l’approvazione dello Stato membro”
Nel rapporto pubblicato dalla Commissione si afferma che sussistono le condizioni necessarie per avviare la procedura per disavanzo di bilancio eccessivo a causa dell'elevato debito dell'Italia.
In un comunicato stampa, il vicepresidente della Commissione europea Valdis Dombrovskis ha affermato che ciò non significa che verrà avviato immediatamente un procedimento disciplinare contro l'Italia. Dombrovskis ha sottolineato che per le procedure disciplinari è necessaria l'approvazione dei membri dell'UE.
Il commissario europeo agli Affari economici e finanziari Pierre Moscovici ha sottolineato che c'è ancora spazio per il dialogo e ha affermato: “La mia porta è aperta”.
Si precisa che se il processo non potrà essere risolto attraverso il dialogo e non verranno utilizzate procedure disciplinari, l'Italia potrebbe essere multata fino a 3,5 miliardi di euro.
L’avvio di un procedimento disciplinare era all’ordine del giorno alla fine dello scorso anno durante la crisi di bilancio tra Italia e UE, ma un accordo è stato raggiunto dopo che il governo italiano ha accettato di apportare alcune modifiche, come la riduzione dell’obiettivo di deficit di bilancio al 2,4% del PIL. Pil al 2,04%.
Tuttavia, i dati pubblicati lo scorso aprile hanno mostrato che il debito pubblico italiano è aumentato nel 2018, raggiungendo il 132,2% del PIL. Si prevede che questo tasso aumenterà al 133,7% nel 2019 e al 135,2% nel 2020.
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