Il primo ministro italiano Giorgia Meloni, presente negli Stati Uniti per l’Assemblea generale delle Nazioni Unite, ha dichiarato: “Non permetterò che l’Italia diventi il campo profughi d’Europa”. La Meloni ha avuto anche un incontro bilaterale con il presidente Recep Tayyip Erdoğan per discutere della prevenzione dell’immigrazione verso l’Europa attraverso il Mediterraneo e i Balcani.
Meloni ed Erdoğan si sono incontrati ieri alla Turkish House di New York. Nella sua dichiarazione alla stampa italiana dopo l’incontro, Meloni ha detto: “Ho parlato con Erdogan anche degli immigrati e del ruolo svolto dai Paesi del Mediterraneo, compresa la Turchia. Il ruolo della Turchia è doppiamente importante perché riguarda sia la rotta del Mediterraneo che quella dei Balcani. ”
Nella sua dichiarazione ai giornalisti italiani, Meloni ha anche affermato che la questione migratoria costituirà una parte importante del suo discorso di oggi all’Assemblea generale delle Nazioni Unite. Sottolineando che i paesi, compresa l’Italia, non possono combattere l’immigrazione da soli, la Meloni ha continuato:
”Innanzitutto non permetterò che l’Italia diventi il campo profughi d’Europa. In secondo luogo, non resta che dichiarare guerra ai trafficanti di esseri umani, e questo è possibile con il pieno sostegno del sistema multilaterale”.
Affrontando il dibattito all’interno dell’Unione Europea sulla condivisione dei rifugiati, il Primo Ministro italiano ha affermato che il problema principale non è la distribuzione degli immigrati tra i paesi europei, ma il loro ingresso alle frontiere continentali; “L’unico modo serio per risolvere questo problema è che tutti lavorino insieme per difendere le nostre frontiere esterne… Ciò che chiedo è la fine delle partenze illegali”, ha affermato.
Incontro Tajani-Fidan
Il ministro degli Esteri italiano Antonio Tajani ha incontrato ieri anche il suo omologo turco Hakan Fidan. Nel messaggio condiviso sui social media dopo l’incontro, Tajani ha affermato: “Abbiamo convenuto che il partenariato strategico bilaterale dovrebbe essere rafforzato con iniziative contro i trafficanti di esseri umani nel Mediterraneo”.
Il Ministro degli Esteri italiano ha affermato che la questione dell’accordo sui cereali tra Russia e Ucraina è stata sollevata anche durante i colloqui con la Turchia.
Nel messaggio condiviso dalla Turchia sull’account social del presidente Recep Tayyip Erdoğan, è stata utilizzata la seguente dichiarazione: “Spero che il nostro incontro con il primo ministro italiano Giorgia Meloni alla Camera turca sia vantaggioso per le relazioni tra Turchia e Italia, che mantengono forti cooperazione. in molte aree. »
Nella dichiarazione della Direzione Comunicazione della presidenza, Meloni ha fatto riferimento “in particolare ai rapporti tra i due Paesi, al processo di adesione della Turchia all’Ue, alle questioni regionali, all’andamento della guerra Russia-Ucraina, al futuro del grano del Mar Nero Iniziativa e sviluppo del corridoio. relazioni economiche tra i due paesi.” sarebbe stato discusso.
Nella dichiarazione rilasciata dal Ministero degli Esteri turco dopo l’incontro Fidan-Tajani si legge: “Durante l’incontro è stata discussa la questione della lotta all’immigrazione irregolare”.
Tajani aveva già annunciato in precedenza l’intenzione di incontrare i Türkiye per porre fine all’immigrazione, in particolare attraverso la rotta balcanica.
Secondo i dati preliminari annunciati la scorsa settimana da Frontex, l’organizzazione per la sicurezza delle frontiere dell’Unione europea, il numero di attraversamenti irregolari delle frontiere esterne dell’UE tra gennaio e agosto di quest’anno è aumentato del 18%, raggiungendo oltre 232.000. Questo numero costituisce il numero più alto di migranti irregolari dal 2016.
La rotta migratoria più trafficata verso l’Europa è la rotta del Mediterraneo centrale, che si estende dal Nord Africa fino alle coste italiane. Dall’inizio di quest’anno sono oltre 130mila gli immigrati arrivati in Italia attraverso questa via. Quel numero era di circa 68.000 l’anno scorso.
La rotta dei Balcani occidentali è la seconda rotta migratoria irregolare verso l’Europa più trafficata dopo il Mediterraneo centrale.
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