L’Italia si prepara a evacuare i suoi cittadini dal Sudan

È stato riferito che il piano dell’Italia per l’evacuazione di 140 cittadini in Sudan, dove si sono svolti gli scontri tra l’esercito e le Forze di supporto rapido (HDK), è pronto.

Il Vice Presidente del Consiglio e Ministro degli Affari Esteri Antonio Tajani ha effettuato sul canale SkyTg24 valutazioni sulla situazione dei cittadini italiani in Sudan.

Affermando che come governo stanno seguendo momento per momento gli sviluppi in Sudan, Tajani ha detto: “Ci sono ancora 140 cittadini italiani che aspettano di essere evacuati in Sudan. Stiamo lavorando per proteggere i nostri cittadini. disse.

Tajani ha affermato che i tempi dell’evacuazione dipendono dal corso degli sviluppi nella regione e che stanno attraversando tempi delicati.

Affermando che gli aerei della 46ª Brigata Aerea dell’Aeronautica Militare erano pronti per il punto di raccolta a Gibuti, Tajani ha anche condiviso l’informazione che un convoglio turistico di 19 persone è passato da Hurghada, in Egitto, in giornata, e in questo modo hanno sono stati in grado di lasciare il Sudan.

Secondo quanto riferito dall’agenzia italiana ANSA, che si avvale di fonti del Presidente del Consiglio, è stato dichiarato pronto il piano di evacuazione per gli italiani intrappolati in Sudan.

È stato notato che il Ministero della Difesa italiano ha inviato aerei militari a Gibuti, come hanno fatto altri paesi occidentali, e sta lavorando a un’analoga operazione di evacuazione in Afghanistan nel 2021.

Scontri tra esercito e HDK in Sudan

La mattina del 15 aprile sono scoppiati scontri armati tra l’esercito e la Ong paramilitare nella capitale del Sudan, Khartoum e in altre città.

Il disaccordo tra esercito e HDK sulla riforma della sicurezza militare, che prevede “la piena partecipazione dell’HDK nell’esercito”, si era trasformato negli ultimi mesi in un acceso conflitto.

Il ministero degli Esteri sudanese ha annunciato che il presidente del Consiglio di sovranità e comandante dell’esercito, generale Abdulfettah al-Burhan, aveva deciso di sciogliere l’HDK, che si opponeva all’esercito, e di dichiarare una forza ribelle contro lo stato, e che avrebbe agire su tale base. .

Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità, più di 400 persone hanno perso la vita nel conflitto.

L’HDK ha annunciato che implementerà un cessate il fuoco “umanitario” di 72 ore dal primo giorno di Eid al-Fitr, e l’esercito ha detto che avrebbe rispettato l’appello al cessate il fuoco dei circoli internazionali in serata.

Cipriana Fallaci

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