Il Ministero degli Affari Esteri italiano ha ospitato ieri a Roma la “Conferenza internazionale sullo sviluppo e le migrazioni” con l’obiettivo di avviare un processo internazionale di sviluppo e prevenzione della migrazione irregolare in tutta la geografia del Mediterraneo e in Africa. Il ministro degli Esteri Hakan Fidan ha rappresentato la Turchia alla conferenza. La Turchia ospita più di 4 milioni di sfollati, tra cui 3,7 milioni di siriani sotto protezione temporanea. Per questo motivo, il punto di vista della Turchia sull’argomento è stato sotto i riflettori del mondo durante la conferenza.
QUESTO NON È UN PROBLEMA CHE UN PAESE PUÒ RISOLVERE, È NECESSARIA LA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
Ankara sostiene che la migrazione deve essere prevenuta alla fonte e che il modo più sicuro per raggiungere questo obiettivo è porre fine all’ingiustizia internazionale. La Turchia insiste sulla necessità di migliorare la situazione dei migranti in situazione irregolare nel loro Paese di origine, garantendone il ritorno nel Paese di origine nel rispetto della dignità umana, nel rispetto delle norme internazionali e su base volontaria. Partendo dalla constatazione che la lotta all’immigrazione irregolare va oltre una questione in cui i paesi possono determinare il proprio destino, Ankara sta combattendo contro l’immigrazione irregolare formando gruppi bilaterali, regionali e globali. Al fine di lavorare in modo più efficiente ed efficace sulla migrazione irregolare, viene stabilita una cooperazione con molte istituzioni nazionali e internazionali.
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