Quando si seppe che nel nord Italia era stata creata una spiaggia “a tema fascista”, scoppiarono le discussioni sulla punizione degli elogi al regime fascista.
Il quotidiano La Repubblica ha pubblicato immagini che mostrano la glorificazione dell’era fascista di Mussolini con cartelli appesi sulla spiaggia di Punta Canna, sul litorale chioggiotto di Venezia, e annunci del gestore della spiaggia.
All’ingresso della spiaggia c’è un cartello con scritto “Zona del regime antidemocratico”, sulle porte delle cabine c’è una “battuta” che dice “Camera a gas, è vietato entrare”, e sui cartelli c’è ci sono manifesti del leader fascista Benito Mussolini e la foto di un bambino che dice “Nonno Benito, ritorna in vita per un’Italia onesta e pulita”. Si scopre che.
Il proprietario della spiaggia, Gianni Scarpa, quasi ogni mezz’ora fa annunci tramite gli altoparlanti, trasmettendo messaggi come “la democrazia fa schifo” e “i tossicodipendenti vanno sradicati”.
Scarpa ha risposto a Papa Francesco che invitava a “costruire ponti, non muri, tra le persone” e ha detto: “Vuole costruire ponti, non muri? Allora costruiamo un ponte da Roma a Buenos Aires (la città natale del Papa) e prendiamo “Rimandiamolo da dove è venuto”, ha detto.
Dopo la notizia de La Repubblica ci sono state reazioni contro il proprietario della spiaggia, mentre alcuni hanno difeso Scarpa.
Alcuni utenti dei social media hanno sostenuto Scarpa con messaggi del tipo “L’Italia ha problemi più grandi”, “lodare il fascismo è anche libertà di parola”, o che gli scritti sulla spiaggia sul tema del fascismo erano “ironici”.
Tuttavia, l’Associazione Nazionale Partigiani Italiani (Anpi), fondata dai partigiani resistenti al fascismo, dichiarò: “Non c’è nulla di piacevole nei campi di concentramento del periodo fascista”, e accusò Scarpa di “agire in modo provocatorio e pericoloso.
Mentre le discussioni sulla spiaggia continuavano, la polizia ha fatto irruzione nella spiaggia e l’ha ispezionata.
Il Governatorato di Venezia ha inoltre chiesto al proprietario della spiaggia di rimuovere i documenti riferiti al fascismo.
Secondo quanto riferito, potrebbe essere intentata un’azione legale contro il proprietario della spiaggia, Gianni Scarpa, per “esaltazione del fascismo” e “crimini d’odio”.
Nuovo disegno di legge in Parlamento
Sebbene le leggi attuali in Italia prevedano di punire le azioni e le espressioni fasciste che discriminano e incitano alla violenza, alcuni sostengono che queste leggi siano insufficienti. Di tanto in tanto in Italia compaiono notizie di “nostalgia per il regime fascista”, come negozi che vendono ornamenti decorati con immagini con Mussolini e riferimenti fascisti, e commemorazioni di Mussolini.
Un nuovo disegno di legge è stato presentato al Parlamento sulla base del fatto che le leggi esistenti non erano sufficienti a prevenire tali atti di elogio del fascismo.
Il disegno di legge proposto dal Partito Democratico di centrosinistra al potere prevede di ampliare la definizione e la portata delle leggi esistenti.
Il disegno di legge prevede che coloro che utilizzano simboli e gesti del regime fascista tra il 1922 e il 1943, noto come “20 anni d’Italia”, o del nazismo in Germania, e coloro che li propagano, siano puniti con la reclusione. Tuttavia, il disegno di legge ha suscitato reazioni negative da parte dell’estrema destra della Lega Nord e del movimento populista 5 Stelle. Il Movimento 5 Stelle si oppone al disegno di legge, definendolo “restrittivo delle libertà”.
Il leader del Pd Matteo Renzi ha risposto alle critiche dei 5 Stelle dicendo: “È il fascismo che limita le libertà, non la legge che vieta di difendere il fascismo”.
“Specialista di Twitter. Tipico imprenditore. Introverso malvagio. Secchione impenitente della birra.”