È stato affermato che l’Italia si sta preparando a riaprire la sua ambasciata in Siria.
Uno dei giornali più grandi del paese La Repubblicaha pubblicato un racconto dal titolo “Processi diplomatici nella Siria del dopoguerra: l'Italia si prepara a riaprire la propria ambasciata”.
Anche il ministro degli Esteri Enzo Moavero Milanesi ha affermato che “sono state valutate la necessità e i tempi di questo provvedimento”.
La RepubblicaSecondo le notizie, l’Italia potrebbe essere il primo Paese europeo a riaprire la propria ambasciata in Siria. La notizia, basata su fonti diplomatiche, indica che da settimane il governo italiano sta adottando misure nell'ambito dei preparativi per la riapertura dell'ambasciata di Damasco.
Intervenendo al quotidiano, funzionari del Ministero degli Esteri hanno sottolineato che “occorre ancora compiere molti passi politici” per riaprire l’ambasciata. I funzionari italiani degli affari esteri, i cui nomi sono tenuti segreti, hanno detto che agiranno in armonia con l'Unione Europea sulla questione e hanno detto: “Tuttavia, ciò che viene discusso in questa fase non è se (l'ambasciata) sarà aperta, ma quando sarà aperto.
Non era ufficialmente chiuso
La RepubblicaHa inoltre sottolineato che l'ambasciata italiana a Damasco non è mai stata chiusa ufficialmente, ma è stato richiamato in Italia solo l'ambasciatore di Damasco.
Secondo quanto riferito, negli ultimi anni presso l'ambasciata italiana a Damasco c'era un funzionario amministrativo, ma lo scorso dicembre un funzionario diplomatico è stato nominato “incaricato d'affari”. Si precisa che questo incaricato d'affari ha lanciato “missioni di ricognizione” per stabilire un contatto con il governo siriano.
A seguito di questa notizia, il ministro degli Esteri Enzo Moavero Milanesi ha rilasciato una dichiarazione in merito affermando: “Stiamo lavorando per valutare se questo passo è necessario e con quali tempi. Avere ambasciate nei Paesi è per noi una priorità importante”.
Il ministro degli Esteri ha dichiarato: “Considerando che c’è una guerra terribile e che la situazione è ancora instabile, dobbiamo andare verso una maggiore normalizzazione della situazione affinché la nostra rappresentanza diplomatica possa essere completamente riaperta. L’Italia sta generalmente valutando l’opportunità di riaprire le ambasciate. nei luoghi in cui sono fisicamente chiusi. Valutazioni in particolare in Siria.” “Dipende interamente dall'evoluzione della situazione in questo paese”, ha dichiarato.
Sottosegretario alla Farnesina: È giunto il momento
Secondo informazioni riportate oggi dall'agenzia italiana Nova, il sottosegretario alla Farnesina, Manlio Di Stefano, in un comunicato rilasciato a questa agenzia lo scorso novembre, avrebbe affermato che “è giunto il momento” di riaprire l'ambasciata di Damasco.
L’Italia ha richiamato il suo ambasciatore a Damasco, Achille Amerio, nel 2012 dopo l’aggravarsi della guerra in Siria.
L’Italia è stato il primo Paese europeo ad aprire la propria ambasciata in Libia
L’Italia ha riaperto la sua ambasciata in Libia nel 2017, diventando il primo paese dell’Unione Europea a compiere questo passo.
L'anno scorso, il precedente governo italiano ha portato segretamente a Roma Ali Mamelouk, il capo dell'Ufficio per la sicurezza nazionale siriano, che è sulla “lista nera” dell'UE, e ha tenuto dei colloqui. L'incontro di Marco Minniti, allora ministro dell'Interno, con Ali Mamelouk provocò reazioni.
Separatamente, l'ex primo ministro italiano Matteo Renzi ha posto oggi un'interrogazione parlamentare chiedendo cosa il governo italiano “intende fare per aiutare i curdi e combattere l'Islam radicale” dopo che gli Stati Uniti avranno lasciato la Siria.
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