La Juventus si è opposta alla detrazione di 15 punti data dalla Federcalcio italiana

In una dichiarazione scritta del Comitato Olimpico Nazionale Italiano (CONI), la massima istituzione del Paese responsabile per lo sport, la Juventus è stata accusata di coinvolgimento in irregolarità finanziarie. Federazione Italiana Giuoco Calcio (FIGC) Avverso la sanzione di rimozione di 15 punti, pronunciata dal giudice sportivo lo scorso 20 gennaio e richiesta la validità da questa stagione, si è appreso che il CONI ha presentato ricorso alle istituzioni competenti.

Sui media si è detto che la motivazione della contestazione del club bianconero non comprendeva “nuovi dettagli che ribalterebbero la verità” indicati nel fascicolo di indagine sulle irregolarità finanziarie inviato dalla Procura di Torino in tribunale, è stato chiesto, pertanto, l’annullamento della penale per allontanamento.

Si è inoltre rilevato che la Juventus ha chiesto «l’annullamento della sentenza per violazione dei principi del processo».

Si è chiarito che alle sanzioni nei loro confronti si sono opposti anche l’ex presidente della Juventus Andrea Agnelli, l’ex ds Fabio Paratici e altri dirigenti, privati ​​dei loro diritti nell’ambito dell’inchiesta sulle plusvalenze abusive.

L’inchiesta ‘Prisma’ della Juventus ha mal di testa

Perquisizioni nelle sedi societarie di Torino, Milano e Roma nei mesi di novembre 2021 e marzo 2022, nell’ambito dell’indagine cd “Prisma”, aperta dalla Procura di Torino nel maggio 2021 e che ha esaminato i conti della Juventus il periodo 2019-2020 e 2020-2021. è stato anche effettuato.

Nell’ambito dell’inchiesta sono stati convocati dall’accusa a testimoniare anche i dirigenti e i calciatori Paulo Dybala, Alex Sandro e Federico Bernardeschi, che erano nel club bianconero nel suddetto periodo.

Si diceva che i pm inquirenti avessero rilevato irregolarità finanziarie come redditi impropri, dichiarazioni incomplete o false nei conti finanziari del club per il periodo 2019-2021, in particolare nei trasferimenti e negli stipendi dei giocatori del calcio.

Oltre al fatto che l’ufficio del procuratore generale ha completato le indagini nell’ottobre 2022, i media hanno riflettuto sul fatto che le carenze individuate in questo processo hanno portato alle dimissioni della dirigenza del club, e Andrea Agnelli e la sua dirigenza hanno deciso di dimettersi per proteggere gli interessi pubblici. del circolo.

Il presidente della Juventus Agnelli, il vicepresidente Pavel Nedved e il direttore generale Maurizio Arrivabene si sono dimessi il 28 novembre 2022. Exor Holding ha portato il commercialista Gianluca Ferrero alla presidenza del club lasciata da Agnelli.

Decisione investigativa presa

La UEFA ha anche deciso di indagare sulla Juventus il 1° dicembre 2022 per una possibile violazione del fair play finanziario e delle regole sulle licenze dei club.

A causa dell’approfondimento dell’indagine da parte della Procura della Repubblica di Torino, la Federazione Italiana Giuoco Calcio (FIGC) ha rilanciato il 22 dicembre 2022 l’indagine su Juventus e 8 società, finalizzata a differenziare tra plusvalenze e valori cessioni abusive, che aveva precedentemente chiuso a maggio 2022 a livello sportivo.

Il giudice sportivo della Figc, a seguito delle indagini, il 20 gennaio ha assolto 8 società e condannato la Juventus a 15 punti. L’ex direttore sportivo della Juventus Fabio Paratici, che attualmente lavora al Tottenham Hotspur, è stato condannato a 30 mesi, l’ex presidente Andrea Agnelli a 24 mesi, l’ex allenatore Maurizio Arrivabene a 24 mesi, Pavel Nedved a 8 mesi.

Nel frattempo, il Giudice Sportivo della FIGC, con provvedimento motivato reso noto il 30 gennaio, ha dichiarato che la società bianconera ha commesso illeciti disciplinari nello sport e violato in modo prolungato e reiterato le norme regolamentari dello sport.

Urbano Caruso

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