La Corte Suprema, la più alta corte francese, ha finalmente stabilito che 10 ex membri dell’organizzazione terroristica delle Brigate Rosse non saranno estradati in Italia.
In una dichiarazione scritta della Corte di cassazione francese, ha affermato di aver deciso che 10 ex membri delle Brigate Rosse, condannati per attacchi terroristici negli anni ’70 e ’80, non dovrebbero essere estradati in Italia.
Sottolineando che tale decisione della Corte di Cassazione è definitiva, è stata richiamata anche la sentenza della Corte d’Appello di Parigi sul rientro in Italia di 10 ex brigatisti nel giugno 2022.
La Corte d’appello ha citato come motivi l’articolo 8 della Convenzione europea dei diritti dell’uomo, che prevede la tutela della vita privata e familiare, e l’articolo 6, che include il diritto a un processo equo.
procedura in francia
In Francia, nell’aprile 2021, su richiesta dell’Italia, sono stati arrestati 7 ex membri dell’organizzazione terroristica Brigate Rosse, ed è stato riferito che altre 3 persone erano ricercate.
L’ex presidente francese Nicolas Sarkozy nel 2008 ha rifiutato l’estradizione di Marina Petrella, una delle Brigate Rosse catturate, in Italia a causa del suo stato di salute.
La reazione dell’Italia alla decisione
In Francia, il rigetto da parte della Suprema Corte della richiesta italiana di estradizione di 10 membri delle Brigate Rosse ha provocato una reazione in Italia.
Il ministro della Giustizia italiano, Carlo Nordio, ha dichiarato in una nota: “Io stesso ho vissuto questi anni drammatici come procuratore. Il mio pensiero più sentito oggi va alle famiglie delle vittime di questo periodo sanguinoso, che attendono da anni una risposta dalla giustizia francese. .” ha usato l’espressione
In una dichiarazione scritta del partner di governo, il partito di estrema destra della Lega, “La decisione della Corte Suprema francese è allarmante. Respingono i figli degli immigrati alle frontiere, ma viziano gli assassini che sono membri delle Brigate Rosse. ” ha fatto la sua valutazione.
Adriano Sabbadin, figlio di Lino Sabbadin, ucciso dalle Brigate Rosse, ha dichiarato alla stampa italiana: “Non c’è una tale giustizia, ma era una decisione che ci aspettavamo dalla Francia”. fa la dichiarazione.
Il giornalista Mario Calabresi, figlio del commissario Luigi Calabresi, assassinato nel 1972, ha dichiarato: “Era un’illusione aspettarsi altro. Non ha senso per noi vedere queste persone andare in prigione dopo tutti questi anni. non ha mostrato alcun rimorso fino ad oggi.” ha commentato.
Roberto Della Rocca, sopravvissuto a un attentato delle Brigate Rosse, ha dichiarato: “E’ una vergogna senza fondamento giuridico. Io e la mia associazione chiediamo al Ministro Nordio di intervenire nella giustizia italiana. Allo stesso tempo, chiedo alla Francia, e se la stessa cosa era successa alle vittime del Bataclan? ha fatto la sua valutazione.
Organizzazione terroristica Brigate Rosse
L’organizzazione terroristica di estrema sinistra Brigate Rosse, creata per diffondere il comunismo in Italia e impegnarsi nella lotta armata per esso, è stata coinvolta in numerosi atti di violenza e terrorismo nel Paese, soprattutto negli anni ’70 e ’80.
L’azione più clamorosa delle Brigate Rosse nel Paese risale al 1978. Le Brigate Rosse rapirono l’ex Presidente del Consiglio Aldo Moro, che tentava di unire al governo il Partito Comunista Italiano (PCI) e la Democrazia Cristiana (DC), due forze contrapposte nella politica italiana dell’epoca, a Roma il 16 marzo. , 1978 e lo uccise 55 giorni dopo.
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