Il conflitto politico provocato dalla crisi di governo in Italia sembra aver diviso in due il Paese in un dibattito antisistema attorno al presidente.
Quando il progetto di coalizione della Lega di estrema destra, antisistema e populista del Movimento 5 Stelle, è stato bloccato dal presidente, è scoppiata la crisi politica più profonda degli ultimi anni.
Il presidente Sergio Mattarella ha posto il veto a Paolo Savona, nominato ministro dell'Economia dai 5 Stelle e dalla Lega, in quanto anti-euro.
Sebbene Mattarella abbia suggerito di nominare a questo ministero il vice del leader della Lega Matteo Salvini, Giancarlo Giorgetti, Salvini non è stato d'accordo e i negoziati con un governo di coalizione sono falliti.
Mentre questa decisione del presidente Mattarella viene vista da alcuni come un intervento adeguato per tutelare gli interessi dell'Italia, i suoi oppositori accusano il presidente di non rispettare la scelta dei ministri da parte di partiti che riflettono la volontà popolare.
Chiamata a manifestare nelle strade
Esiste una chiara polarizzazione tra chi si oppone al “sistema” incarnato dal Presidente e chi difende la più alta carica dello Stato.
Di fronte all'ostacolo di Mattarella, i partiti 5 Stelle e Lega hanno invitato i cittadini a scendere in piazza e organizzare manifestazioni il 2 giugno, data in cui si celebrerà la Festa della Repubblica.
Anche il leader politico dei Cinque Stelle, Luigi Di Maio, ha chiesto ai cittadini di rispondere appendendo bandiere alle finestre. Nelle ore in cui le autorità statali partecipano alla cerimonia della Festa della Repubblica a Roma, a Roma e Milano sono previsti eventi “alternativi” contro il presidente.
Il Partito Democratico, di centrosinistra, ha invece annunciato che il 1° giugno organizzerà una manifestazione per difendere il presidente.
I giornali italiani hanno pubblicato oggi titoli che riflettono questa divisione. La Repubblica titola “Sfida Mattarella con le sfide”, La Stampa “Attacco alla presidenza della Lega e ai 5 stelle”, Avvenire “Due sfide”, Il Dubbio “Salvini o Mattarella? Ci sono due Italie”.
Il quotidiano di sinistra Il Manifesto ha pubblicato il titolo “Il nuovo disordine”, riferendosi al termine “nuovo ordine”.
Investigate sulle minacce di morte contro il presidente
Anche alcuni sindaci della Lega hanno iniziato a rimuovere il ritratto del presidente Matteralla dai loro uffici per protesta. Si sostiene che le fotografie di Mattarella siano state rimosse dai muri di almeno sei comuni della Lombardia, una delle regioni del nord dove la Lega è più forte.
Il presidente Mattarella, accusato dai partiti populisti di “attentato alla democrazia”, ha ricevuto numerose minacce di morte sui social network.
Si afferma che siano stati scritti messaggi del tipo “Questo Mattarella dovrebbe finire come suo fratello”, riferendosi all'assassinio del fratello del presidente Piersanti Mattarella da parte della mafia in Sicilia nel 1980. La polizia ha indagato su questi messaggi.
D'altronde chi difende il presidente ha lanciato anche una campagna sui social network e scritto messaggi di sostegno con l'hashtag “Io sto con Matarella”. Alla campagna firme per Mattarella hanno aderito più di 230mila persone.
La richiesta dei 5 Stelle per le dimissioni di Mattarella non sembra aver trovato sostegno da parte degli altri partiti.
Dopo che le elezioni legislative del 4 marzo non sono riuscite a formare un governo politico e il Presidente ha affidato ieri all'economista Carlo Cottarelli il compito di formare un governo ad interim, si prevedono nuove elezioni nel prossimo settembre. In questo clima, alcuni temono che la campagna elettorale accentui la polarizzazione.
Si stima che i partiti populisti 5 Stelle e la Lega, che affermano di essere stati impediti dal presidente, dai mercati e dal “sistema”, costruiranno la loro campagna elettorale su questi temi. In questo caso, alcuni commentano che le prossime elezioni potrebbero trasformarsi in un referendum contro il sistema e le istituzioni europee.
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