La crisi della Supercoppa in Arabia Saudita ha avuto risonanza in Italia

La crisi verificatasi durante la finale di Supercoppa, annullata tra Galatasaray e Fenerbahçe a Riad, capitale dell'Arabia Saudita, nonostante fosse prevista venerdì sera, ha avuto ripercussioni anche in Italia, che organizzerà le partite della Supercoppa. in questo paese il mese prossimo.

Italia La finale della Supercoppa si svolgerà in Arabia Saudita per la quarta volta il mese prossimo.

Dal 18 al 22 gennaio si giocheranno a Riyad le semifinali e la finale della Supercoppa 2023/2024 tra le squadre di Napoli, Inter, Lazio e Fiorentina.

Il diverbio con le autorità saudite quando le squadre turche volevano scendere in campo con striscioni e maglie commemorative di Mustafa Kemal Atatürk in occasione del centenario della Repubblica di Turchia è stato ampiamente seguito dalla stampa italiana.

Il Corriere della Sera, uno dei maggiori quotidiani del Paese, ha riferito oggi: “No agli slogan pacifici. Incidente diplomatico a Riad, annullata la Supercoppa di Turchia.

Il quotidiano Il Giornale, nell'articolo in prima pagina pubblicato oggi, afferma: “È vietato parlare di pace nel Paese saudita”.

Arabia Saudita L'articolo, pubblicato con il titolo “Arabia, un rinascimento difficile” in riferimento al progetto di “rinascimento” del principe ereditario Mohammed bin Salman, conteneva espressioni sarcastiche:

“Mohammed bin Salman ha dichiarato a settembre che il Medio Oriente diventerà la nuova Europa e guiderà il prossimo Rinascimento globale. Mohammed deve aver letto Oriana Fallaci, ma deve dire la verità: prima del Rinascimento, ha ricoperto il ruolo di mandante dell'assassinio del giornalista Jamal Khashoggi. Ma non importa: Inter-Napoli-Lazio-Fiorentina e Real&Atletico Madrid-Osasuna-Barcellona accorreranno in Arabia Saudita per giocare a calcio a metà gennaio. Buon compleanno. Più precisamente, Ciao. »

Il quotidiano Il Foglio ha riportato nei dettagli l'incidente Galatasaray-Fenerbahçe e ha scritto: “Secondo una leggenda metropolitana, un secolo fa, il calcio aveva il potere di fermare le guerre, ma alla fine del 2023 è il calcio ad appiccare gli incendi”.

Riferendosi al fatto che il mese prossimo a Riad si giocheranno le partite di Supercoppa spagnola e italiana, Il Foglio ha continuato:

“Nelle prossime settimane RiadOspiterà anche eventi simili come la Supercoppa spagnola o la Supercoppa italiana a quattro squadre (Fiorentina, Inter, Lazio, Napoli). “Per evitare incidenti diplomatici così clamorosi, speriamo che il protocollo sia ben dettagliato e condiviso”.

Il quotidiano di sinistra Il Manifesto riportava: “Atatürk è 'persona non grata'. Lo ha annunciato con il titolo “Partita annullata a Riad”. Il giornale sottolinea che Atatürk occupa un posto “intoccabile” e “indiscutibile” nella Turchia odierna e che la laicità, alla quale l'Arabia Saudita si oppone, è di grande importanza per una parte dell'azienda turca.

Il quotidiano di destra La Verita ha criticato gli accordi calcistici con paesi come l’Arabia Saudita e il Qatar, che sono “ricchi di petrolio” ma “non amano la diversità democratica”.

Richiamando l'attenzione sulla possibilità che l'Inter, una delle squadre italiane che il mese prossimo si recherà a Riyad per la Supercoppa, possa avere problemi a causa della croce sulla bandiera della sua città natale, Milano, il quotidiano scrive:

“Dal vietare Atatürk, ad esempio, a vietare a una squadra del Milan di esporre il simbolo del Milan (la croce), il percorso potrebbe essere molto breve”.

Nei commenti dei lettori alla notizia sulla stampa italiana e sui social media, le squadre di Galatasaray e Fenerbahçe sono state soprattutto elogiate per la loro decisione di ritirarsi.

Organizzato per la prima volta a Jeddah nel 2019

Quando l’Italia firmò un accordo pluriennale con l’Arabia Saudita per la finale della Supercoppa del 2018, ci fu un’enorme ondata di reazioni nel Paese.

Nel gennaio 2019, quando la finale della Supercoppa italiana si è giocata per la prima volta in quel Paese, nella città di Jeddah, l’assassinio di Jamal Khashoggi era tra i primi temi all’ordine del giorno.

Oltre all'assassinio di Khashoggi, ospitare la Supercoppa in quel paese ha scatenato proteste in Italia per molte ragioni, tra cui i bombardamenti dell'Arabia Saudita nello Yemen, le violazioni dei diritti umani e l'ammissione limitata delle donne sugli spalti.

I gruppi per i diritti umani hanno accusato l'Arabia Saudita di cercare di “insabbiare” la sua situazione in materia di diritti umani e la sua cattiva immagine attraverso lo sport, e le autorità calcistiche italiane e le squadre partecipanti li hanno accusati di complicità.

Juventus e Milan si affrontarono nella prima finale di Supercoppa giocata in Arabia Saudita nel 2019. Anche Matteo Salvini, allora vice primo ministro e ministro dell'Interno, tifoso milanista, disse che non avrebbe guardato la partita per protestare contro il fatto. che si stava svolgendo in Arabia Saudita.

La Serie A, responsabile della Supercoppa Italiana, afferma che lo svolgimento di questa organizzazione all'estero costituisce una vetrina per la promozione dei campionati nazionali a livello internazionale.

La stampa italiana scriveva nel 2019 che l’accordo concluso con l’Arabia Saudita valeva 22,5 milioni di euro. L'anno scorso si diceva che l'amministrazione di Riyad avesse offerto 138 milioni di euro per ospitare la Supercoppa italiana per altri sei anni e perché non solo la finale ma anche le semifinali si giocassero in questo paese.

La Supercoppa Italiana si disputò per la prima volta all'estero nel 1993, e le squadre di Milan e Torino si affrontarono nella finale negli Stati Uniti. L'Italia ha raggiunto la finale di Supercoppa 12 volte, in altri paesi tra cui Cina, Libia, Qatar e Arabia Saudita.

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Urbano Caruso

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