Italia: siamo pronti a fornire supporto tecnologico alla rete elettrica ucraina

Intervenuto alla stampa italiana in vista della riunione dei ministri degli Esteri della Nato nella capitale della Romania, Bucarest, Tajani ha parlato delle reti energetiche dell’Ucraina, danneggiate dai bombardamenti della Russia.

“Dobbiamo aiutare anche l’Ucraina in questa difficile stagione. L’Italia è pronta a fare la sua parte per mantenere operativa la rete elettrica, anche fornendo il supporto tecnologico necessario attraverso le proprie società”, ha detto Tajani.

Ricordando che c’è una decisione già accettata dal parlamento sull’invio di armi all’Ucraina, Tajani ha detto: “Altre decisioni saranno prese dal parlamento. I partiti al potere presenteranno un testo unificato che dimostri che l’Ucraina è un governo che sostiene i suoi diritti.


“Negoziare è difficile quando l’Ucraina è sotto occupazione”

Tajani ha osservato che dovrebbero lavorare per la pace, ma finché l’Ucraina sarà sotto occupazione sarà difficile sedersi al tavolo dei negoziati.

Parlando dei rapporti con la Cina, Tajani ha detto: “La Cina è un interlocutore, un partner, ma anche un rivale. Vogliamo instaurare un dialogo con Pechino considerando sempre la priorità dei diritti umani. cammino verso la pace, e tra Putin e Zelenskiy. “Può svolgere un ruolo nell’incoraggiare la creazione di un tavolo”, ha affermato.


“Italia e Nato favorevoli all’indipendenza dei Paesi”

Affermando di voler difendere non solo l’Ucraina, ma anche alcuni Paesi che rischiano di essere attaccati o minacciati dalla loro indipendenza, Tajani ha detto: “L’Italia e la Nato sono favorevoli alla libertà, al rispetto dei diritti internazionali e all’indipendenza di Paesi come la Moldavia e la Georgia.”

Anche Antonio Tajani si è detto favorevole all’adesione di Svezia e Finlandia alla Nato.

D’altra parte, il premier italiano Giorgia Meloni, in un’intervista pubblicata oggi sul Corriere della Sera, ha segnalato che sosterrà l’Ucraina e ha detto: “Putin non mostra una grande voglia di negoziare. Vale la pena continuare a sostenere l’Ucraina. perché la possibilità di aprire un tavolo può nascere solo in base ai rapporti di forza sul campo.” ha ripreso le sue osservazioni.

Inoltre, nelle notizie dei media italiani, è stato notato che il governo di coalizione di destra guidato da Meloni ha valutato che il nuovo decreto, che entrerà in vigore dopo il nuovo anno, sull’aiuto di armi e materiale militare all’Ucraina, riguarderà 2023.

Cajetan Longo

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