- Scritto da, Övgü Pinar
- Titolo, Roma
Italia, Germania e Francia hanno chiesto all’Unione Europea di imporre uno speciale regime di sanzioni contro Hamas e i suoi sostenitori.
I ministri degli Esteri dei tre maggiori Paesi dell’Unione hanno scritto una lettera a Josep Borrell, vicepresidente della Commissione europea e alto rappresentante per la politica estera e di sicurezza, prima della riunione dei ministri degli Esteri dell’Ue che si è tenuta oggi a Bruxelles.
Secondo l’agenzia di stampa italiana Ansa, i tre ministri hanno affermato in una lettera congiunta di sostenere la proposta di Borrell di creare un regime di sanzioni speciali contro i leader di Hamas, in solidarietà con Israele.
Il ministro italiano Antonio Tajani, la sua controparte tedesca Annalena Baerbock e il ministro francese Catherine Colonna hanno affermato di “dare il loro pieno sostegno alla proposta che consentirebbe all’UE di prendere di mira i membri di Hamas, i gruppi affiliati e coloro che sostengono le sue attività destabilizzanti.
La Reuters ha inoltre riferito che nella lettera si afferma che è “importante che l’UE adotti tutte le misure necessarie contro l’organizzazione terroristica Hamas e i suoi sostenitori”.
L’Unione Europea attualmente definisce Hamas un’organizzazione terroristica, quindi nelle condizioni attuali è possibile anche il congelamento dei fondi e dei beni appartenenti all’organizzazione all’interno dell’Unione.
Se verrà adottato un nuovo regime di sanzioni, le modalità di attuazione saranno determinate nelle fasi successive.
In vista dell’odierno incontro dei ministri degli Esteri dell’UE, la settimana scorsa è stato preparato un documento dal Servizio europeo per gli affari esteri (SEAE), sotto la guida di Josep Borrell. Il documento diplomatico elenca le opzioni che i ministri degli Esteri sono stati invitati a considerare e afferma che l’UE dovrebbe prendere in considerazione il rafforzamento delle sanzioni contro Hamas e il suo finanziamento.
Si è parlato anche di sanzioni e possibili divieti di visto contro i coloni israeliani responsabili delle violenze in Cisgiordania.
Josep Borrell, nel suo discorso prima della riunione dei ministri degli Esteri di oggi, ha dichiarato che si discuterà della situazione a Gaza. “Il numero delle vittime civili, vittime civili innocenti, continua ad aumentare”, ha affermato Borrell, sottolineando che gli Stati membri devono concordare un cessate il fuoco o una serie di pause nelle ostilità “per rendere la situazione umanitaria meno disastrosa.
Borrell ha detto che è “deplorevole” che il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite non abbia chiesto un cessate il fuoco a Gaza e ha aggiunto: “Nel frattempo, i bombardamenti continuano con straordinaria intensità. Durante le riunioni del G7 e in altri incontri abbiamo affermato che Israele non dovrebbe usare nel sud la stessa tattica usata nel nord di Gaza. “Ma la situazione è la stessa, forse addirittura peggiore”, ha detto.
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