In Italia, i medici per primi hanno utilizzato il nervo che controlla una parte del corpo nella speranza che potesse controllarne un’altra. È considerato un promettente esempio di progresso nel campo della chirurgia, del trapianto di nervi e della riabilitazione.
In Italia, un operatore sanitario di 55 anni, Marcello Gaviglio, ha perso l'uso di entrambe le mani dopo un incidente stradale cinque mesi fa e gli è stata amputata la gamba sinistra.
Gaviglio ha riportato lesioni alla gamba sinistra oltre ad una “lesione al plesso brachiale” (la rete nervosa della spalla che trasmette i segnali di movimento e sensoriali dal midollo spinale alle braccia e alle mani) quando è stato investito da un motociclista che non si è fermato . al semaforo rosso.
I chirurghi hanno deciso che dopo l'amputazione della gamba sinistra, il nervo sciatico che controllava il piede non era più necessario e che questo nervo poteva essere trasferito nella zona della spalla di Gaviglio.
Al Centro Traumatologico Ortopedico di Torino è stata sperimentata una nuova metodica e i nervi prelevati dalla gamba parzialmente amputata sono stati trapiantati nella regione della spalla.
Secondo le autorità sanitarie, questa operazione, effettuata con successo il 21 dicembre, costituisce un passo rivoluzionario nella storia della medicina.
“Questa è la prima volta che una componente del nervo sciatico viene trapiantata nel plesso brachiale in una persona”, ha detto alla Reuters il microchirurgo e neurochirurgo Paolo Titolo, che ha partecipato all'operazione di Gaviglio. dice.
Secondo un comunicato dell'Azienda sanitaria della Città di Torino, l'operazione è stata il risultato di quattro anni di intense ricerche ed è durata esattamente 12 ore.
Sebbene Gaviglio non possa ancora usare la mano, Titolo ha espresso ottimismo nella sua dichiarazione ai media secondo cui il paziente avrebbe gradualmente ripreso il controllo della sua mano.
Marcello Gaviglio sarà ora sottoposto a un periodo di cure post-operatorie di cinque mesi.
Si spera che Gaviglio, che attualmente non può usare la sua mano, col tempo ne acquisisca il controllo.
I chirurghi dicono che il paziente deve prima muovere la mano pensando al piede (attraverso l'immaginazione), per poi riuscire a controllarlo pensando solo alla mano.
Titolo, che con le sue dichiarazioni ottimistiche ha aperto nuove strade facendo luce sulla vita di molte persone paralizzate, e i chirurghi coinvolti nell'operazione sostengono che il trapianto di nervo contribuirà al recupero funzionale del paziente e dimostrerà l'adattabilità dei nervi del corpo.
Secondo Titolo “il cervello umano ha un’enorme capacità di adattamento”.
Nel frattempo, sebbene l'intervento chirurgico sia considerato un promettente esempio di progresso nel campo del trapianto e della riabilitazione dei nervi, nel tempo si osserverà il completo processo di recupero del paziente.
Marcello ha detto: “Non consideravo la realtà di un intervento chirurgico che sarebbe stato il primo del suo genere al mondo. Ho solo cercato un team di medici eccellenti per poter riprendere l'uso della mano”. Ha detto che il suo unico desiderio in questo momento è poter usare di nuovo la mano.
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