- Scritto da, Övgü Pinar
- Titolo, Roma
Il primo ministro italiano Giuseppe Conte si è opposto al piano della Turchia di inviare truppe in Libia e ha chiesto di evitare l’intervento militare.
Oggi, nel corso della tradizionale conferenza stampa organizzata dai primi ministri alla fine di ogni anno in Italia, il premier Conte ha risposto anche alle domande dei giornalisti sulla Libia.
Affermando che l’Italia è favorevole ad una soluzione politica e continua le sue iniziative diplomatiche in tal senso, Conte ha affermato che in questo contesto ha recentemente parlato al telefono con il presidente Recep Tayyip Erdoğan, il presidente russo Vladimir Putin e il presidente egiziano Abdülfettah El Sisi.
Conte ha annunciato di aver invitato Erdoğan a “riflettere attentamente sull’intervento militare”.
Conte ha affermato che “un simile intervento non contribuirebbe a riequilibrare le forze sul terreno, ma porterebbe ad un incredibile aumento delle tensioni militari”. Il primo ministro italiano ha dichiarato: “Continuerò a consigliare (Erdogan) di evitare un simile intervento militare”.
Conte ha dichiarato: “Ci opporremo sempre risolutamente al proseguimento dei conflitti in Libia. L’ho detto al presidente Erdoğan e al presidente Putin. Ho detto che non possiamo accettare un aumento delle tensioni militari, quindi continueremo a rimanere in comunicazione.
L’ufficio stampa del primo ministro italiano ha annunciato che Conte ed Erdogan hanno avuto un colloquio telefonico “lungo e approfondito” il 20 dicembre e che la crisi libica era al centro della conversazione.
Possibilità di no-fly zone
Conte ha risposto così alla domanda di un giornalista sulla possibilità di istituire una no-fly zone in Libia:
“La soluzione politica deve essere un cessate il fuoco. Qualsiasi opzione fattibile, inclusa una no-fly zone, deve servire a questo scopo.”
Sottolineando che se una delle parti in campo crede di poter ottenere un vantaggio in un breve periodo di tempo, la possibilità di un cessate il fuoco diventerà sempre più lontana, Conte ha affermato: “Se creiamo una forte pressione politica su tutte le parti attraverso la diplomazia sforzi, se saranno convinti che non esiste una soluzione armata, si creeranno le condizioni per un cessate il fuoco.”
Conte ha sottolineato che l’Unione europea dovrebbe agire unita anche nei confronti della Libia.
Venerdì la stampa italiana ha affermato che l’Unione Europea sta prendendo in considerazione l’idea di istituire una no-fly zone in Libia.
Corriere della Sera, “L’Unione europea pensa di istituire una no-fly zone per la Libia… L’idea, che si diffonde sempre più negli ambienti militari europei, è che le forze aeree di Francia, Gran Bretagna, Germania e Italia pianifichino per porre fine al duello tra i veicoli aerei senza equipaggio che attualmente svolgono un ruolo decisivo nella battaglia per Tripoli “Prendere il controllo”, scrive.
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