Dopo le crescenti provocazioni dalla Grecia, la dichiarazione del presidente Recep Tayyip Erdoğan “Possiamo venire all’improvviso una notte”, le relazioni tra Turchia e Grecia sono diventate tese.
- La tensione tra i due paesi è ampiamente ripresa anche dalla stampa europea. Di questa tensione si parlava in Limes, il mensile geopolitico pubblicato in Italia.
Nel rapporto si affermava che la criptica minaccia di Erdogan contro la Grecia aveva ulteriormente riscaldato le acque già bollenti del Mar Egeo e si faceva notare che Atene aveva contribuito a persuadere la Turchia dell’Unione Europea, della Nato e delle Nazioni Unite.
“LE AZIONI NEMICHE DELLA GRECIA ‘HANNO PORTATO’ LA TURCHIA”
Limes ha detto: “L’indignazione della Turchia è una reazione alle crescenti provocazioni della Grecia” e ha continuato:
- “Le azioni ostili di Atene sono ormai all’ordine del giorno. Una di queste è la militarizzazione delle isole dell’Egeo a ridosso della costa anatolica, in violazione del Trattato di Losanna del 1923, che rischia di bloccare l’accesso a medio termine al mare di Ankara era l’F-16 turco accecato dall’S-300 greco di stanza a Creta.
“LA GRECIA TEME LA STRAORDINARIA ESPANSIONE GEOPOLITICA DELLA TURCHIA”
Continuando la notizia, Limes ha detto: “La Grecia teme la straordinaria ascesa geopolitica della Turchia. Teme la capacità di Ankara di giocare un ruolo da protagonista a più tavoli, la sua capacità di imporsi come attore indispensabile (negli Stati Uniti e non solo)”. .
- La rivista, in cui si afferma che non è possibile che turchi e greci cadano nella trappola l’uno dell’altro, ha concluso la storia con le seguenti parole, citando le parole di Erdoğan:
- “Tuttavia, la traiettoria incandescente intrapresa dal conflitto tra Ankara e Atene aumenta le probabilità che la situazione sfugga al controllo. All’improvviso. Una notte”.
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