I passeri corrono dietro alle briciole. Il furto di cibo da parte di questi uccelli spaventa particolarmente i turisti stranieri. Per questo motivo preferiscono restare in casa, indipendentemente dall’estate o dall’inverno.
L’Associazione Commercianti di Piazza San Marco sta cercando, in collaborazione con il Comune, soluzioni per liberarsi dei gabbiani. In passato si raccoglievano i piccioni in piazza con le reti, ma il problema non era del tutto risolto e non c’era soluzione. I gabbiani hanno un lavoro più duro. Questi uccelli, dotati di grande mobilità, possono arrabbiarsi e prendere di mira la testa delle persone con il loro becco affilato e appuntito se queste non riescono ad afferrare un pezzo dal tavolo.
L’anno scorso, alcuni bar e ristoranti famosi hanno offerto pistole ad acqua ai propri clienti. Questo metodo si è concluso con una delusione. Mentre i clienti inseguivano i gabbiani, i bambini in particolare si prendevano di mira a vicenda causando danni, e quello che è successo è stato sul tavolo del delizioso cibo italiano.
Dal 2024 il Comune di Venezia distribuirà ai visitatori una guida cartacea. Qui spieghiamo come vivere e adattarsi con i gabbiani. Prima di tutto, i clienti non saranno distratti. Metteranno bottiglie di bibite attorno ai piatti. Copriranno il cestino del pane con un asciugamano. Inoltre, sicuramente non mangeranno pizza, toast, panini, frutta e nemmeno gelato mentre camminano. Sicuramente getteranno il cibo avanzato nella spazzatura. Inoltre nella guida si raccomanda anche di indossare un cappello durante la visita della città. L’Associazione Albergatori Venezia (AVA) cerca una soluzione con tende giganti. Andando ancora oltre, si chiede il permesso al Ministero dell’Ambiente affinché i falchi cecchini che proteggono l’aeroporto “Marco Polo” di Venezia dai gabbiani possano iniziare a lavorare anche sui piazzali.
Questa guida è l’ultima speranza del Paese dei canali, che da anni non riesce a trovare una cura per i gabbiani.
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