Sette membri dell’organizzazione di estrema sinistra delle Brigate Rosse, condannati per “terrorismo” in Italia negli anni ’70 e ’80 e ricercati da anni, sono stati arrestati in Francia. Nell’ambito dell’operazione si cercano altre 3 persone.
10 persone, in maggioranza appartenenti alle Brigate Rosse, furono giudicate colpevoli di numerosi omicidi e rapimenti. Secondo la stampa italiana, tra le 7 persone arrestate ci sono Roberta Capelli, Marina Petrella, Sergio Tornaghi e Narciso Manenti, condannati all’ergastolo. Le altre tre persone sono state condannate a pene detentive comprese tra 11 e 18 anni.
L’Italia chiede da anni alla Francia l’estradizione degli attivisti di estrema sinistra ritenuti responsabili di numerose morti tra la fine degli anni Sessanta e l’inizio degli anni Ottanta, i cosiddetti “Anni di piombo”.
Alcune di queste persone, membri di organizzazioni armate di estrema sinistra come le Brigate Rosse, trovarono rifugio in questo paese durante l’era dell’ex presidente socialista francese François Mitterrand. Con la politica conosciuta come “Dottrina Mitterrand”, la Francia respinse le richieste di estradizione dell’Italia.
“Prova del rafforzamento delle relazioni bilaterali”
La stampa italiana sottolinea che i rapporti di lavoro più stretti tra Francia e Italia sotto il mandato del primo ministro Mario Draghi, salito al potere a febbraio, sono stati efficaci in questi arresti. Secondo l’emittente pubblica Rai, fonti anche da parte francese hanno affermato che questa operazione è “una prova del rafforzamento delle relazioni bilaterali”.
Nel comunicato della presidenza francese sull’operazione si legge: “Il presidente Emmanuel Macron voleva risolvere questo problema, come chiede da anni l’Italia. La Francia, che a sua volta soffre di terrorismo, capisce che garantire giustizia alle vittime è una necessità. una necessità assoluta. »
Nella sua dichiarazione sull’operazione, il ministro degli Esteri italiano Luigi Di Maio ha dichiarato: “Questi ex membri delle Brigate Rosse sono stati processati e condannati in Italia per sanguinosi atti terroristici negli anni ’70 e ’80 possono sfuggire alle loro responsabilità, al dolore che hanno causato,. il male. hanno creato.”
Si attende la decisione del tribunale francese per l’estradizione in Italia degli arrestati. Irène Terrel, avvocato di 5 di queste persone, ha dichiarato in una dichiarazione all’AFP: “Queste persone sono sotto la protezione della Francia dagli anni ’80, si sono ricostruite una vita davanti a tutti, con i loro figli e nipoti. .. adesso, una mattina, 40 anni dopo gli eventi. “Vengono a prenderli la mattina presto”, ha detto, accusando la Francia di “tradimento”.
Le Brigate Rosse, organizzazione armata di estrema sinistra fondata negli anni ’70, sono ritenute responsabili di atti di violenza “volti a distruggere il capitalismo”.
I membri dell’organizzazione furono condannati per numerosi atti sanguinosi durante gli “Anni di piombo”, tra cui il rapimento e l’omicidio dell’ex primo ministro Aldo Moro nel 1978.
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