Il problema della siccità iniziato in Italia la scorsa estate continua a causa del basso livello di precipitazioni durante i mesi invernali.
LIVELLO DELL’ACQUA FINO A LIVELLI CRITICI
La sorgente d’acqua più colpita dalla siccità è il fiume più grande del Paese, il Po. Si dice che il livello dell’acqua del fiume Po, che trae la sua origine dallo scioglimento delle nevi e dalle precipitazioni sulle Alpi, sia sceso a livelli critici a causa della siccità.
Sui media è stato notato che il livello dell’acqua in alcuni punti che attraversano il Po lombardo era di circa 3,2 metri al di sotto della norma.
Soprattutto in corrispondenza del ponte di Gerola, tra Piemonte e Lombardia, l’acqua in alveo si è notevolmente ridotta e si sono formate crepe nel terreno dovute alla mancanza d’acqua.
Inoltre, è stato riferito che la forte diminuzione della portata d’acqua nel fiume Po si riflette anche nelle immagini satellitari. È stato registrato che la diminuzione del livello del Po era chiaramente visibile nelle immagini riprese dal satellite Copernicus Sentinel-2, il programma di osservazione dell’Agenzia spaziale europea (ESA).
LA PRODUZIONE DI RISO È CALATA DI CIRCA IL 30 PERCENTO
Secondo i dati dell’Associazione Italiana Agricoltori (Coldiretti), l’abbassamento del livello delle acque del Po, risorsa importante per la produzione agricola del Paese, ha provocato un calo di appena il 30 per cento circa della produzione di riso della regione nell’estate del 2022.
La fondazione CIMA, che conduce ricerche sul clima nel Paese, ha anche annunciato a febbraio che il tasso di neve sulle Alpi italiane era diminuito di circa la metà dalle fonti che alimentano il Po, e che c’era il 53% in meno di neve rispetto alla media del Alpi italiane. ultimi 10 anni.
Il governo di coalizione di destra guidato da Giorgia Meloni aveva definito all’inizio di marzo una tabella di marcia in 4 punti per combattere la crisi della siccità.
Di conseguenza, sarà istituito un meccanismo di controllo a livello di Presidente del Consiglio per coprire tutti i ministeri interessati e un commissario straordinario sarà incaricato di svolgere il lavoro di questo meccanismo.
In questo quadro, sarà definito il “Piano Nazionale di Gestione delle Acque”, verranno accelerati gli sforzi necessari per combattere la siccità e sarà lanciata una campagna di sensibilizzazione sull’uso responsabile delle risorse idriche.
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