Più grande è la nave, più forte è la tempesta. Mourinho, che è più di un allenatore, ha detto queste parole. Dal momento in cui siamo diventati numeri 1 al mondo con il nostro successo nella Nations League, sapevamo che le tempeste sarebbero state molto più forti. L’ultimo campione d’Europa, l’Italia, ha giocato un gioco di squadra completo e ce lo ha fatto sentire dall’inizio alla fine della semifinale. Nella partita in cui eravamo in svantaggio, vincere 3-2 con una grande rimonta e dimostrazione di carattere ci ha avvicinato alla medaglia d’oro. Siamo di nuovo in finale dopo 4 anni nell’arena del Campionato Europeo, dove abbiamo vinto medaglie d’argento nel 2003 e 2019, e medaglie di bronzo nel 2011-2017 e 2021. Grande orgoglio!
IL TUO EGO È COME IL GHIACCIO
Iniziando la sfida con l’Antrapova, l’Italia porta dalla panchina al campo il suo vero leader. La compostezza e la costanza di prestazione di Egonu durante tutta la partita hanno dato grande slancio agli italiani. Mentre gli azzurri trovano equilibrio dall’angolo con Pietrini e dal centro con Danesi e Lubian, le efficaci conclusioni del libero Fersino e la sua difesa tengono in partita gli azzurri.
CON VARGAS È PIÙ FACILE
Sarebbe riduttivo dire che abbiamo giocato una partita di squadra completa. Di tanto in tanto, il sostegno di Hande ed Ebrar non ci ha portato oltre. Di tanto in tanto, gli attacchi di Eda e Zehra erano mozzafiato. Possiamo dire che non siamo riusciti a trovare il ritmo a cui siamo abituati nei blocchi. Anche in questa partita ha funzionato l’equilibrio tra Cansu ed Elif, con il buon tempismo di Santarelli. Le domande che vengono in mente quando Vargas non è produttivo sono: potremmo provare a spostare Ebrar al centro passante, Kübra al centro e Derya o İlkin all’angolo? Alla fine bisogna rispettare le decisioni dell’allenatore.
Se il risultato è positivo, non è il caso di soffermarsi ulteriormente su questa questione. Si può dire che i due giocatori che si sono sposati nel 5° set sono stati Vargas ed Elif. Abbiamo potuto osservare meglio cosa potrebbe accadere quando Vargas assumesse la guida del Paese. Una delle decisioni chiave è stata quella di lasciare che il palleggiatore Elif iniziasse il set. Più che ai commenti tecnico-tattici, gli applausi più grandi riguardano il carattere della nostra squadra. I resi non sono mai stati facili. Abbiamo dimostrato ancora una volta quanto vogliamo il campionato. Congratulazioni!
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