1- COSA È SUCCESSO NELLA CAPITALE
I sostenitori populisti di estrema destra di Jair Bolsonaro, riuniti domenica pomeriggio davanti a Piazza dei Tre Poteri, hanno sfondato il posto di blocco della polizia e occupato le istituzioni statali. Gli aggressori penetrano negli edifici del congresso, del palazzo presidenziale e dell’alta corte; sfondato le finestre e le porte dei loro edifici, saccheggiato gli uffici. Né il presidente Lula da Silva né i deputati erano nei loro uffici al momento dei fatti. La polizia, inizialmente inefficace, nelle ore successive è intervenuta sulla folla con lacrimogeni e bombe sonore. Lunedì mattina il controllo è stato effettuato in piazza Üç Erk.
Lula da Silva – Jair Bolsonaro
2- QUALI MISURE VENGONO ADOTTATE
Brasile Il ministro della Giustizia Flavio Dino ha annunciato che 1.500 delle circa 3.000 persone coinvolte nel raid sono state arrestate. Dall’altro, la Procura ha avviato un’indagine per identificare i coinvolti nell’occupazione e consegnarli alla giustizia. Il governo ha notato che sono stati visualizzati i filmati delle telecamere di sicurezza e sono state raccolte le impronte digitali per identificare i criminali.
3- DOVE ERA IL PRESIDENTE LULA
Il presidente di sinistra Lula, 77 anni, appena salito al potere, ha definito gli aggressori “fanatici fascisti”. Lula, che si trovava in visita nella cittadina meridionale di Araraquara, colpita da forti allagamenti durante il raid, è subito rientrata nella capitale. “Troveremo questi vandali e li assicureremo alla giustizia”, ha detto Lula, che ha esaminato i danni sul posto. Ha detto che alcuni degli ufficiali hanno agito “incompetentemente e in malafede” durante il raid e sarebbero stati puniti.
4- LA RIVOLTA È STATA PIANIFICATA?
In vista delle elezioni di ottobre, Bolsonaro ha iniziato a dire che il sistema di voto elettronico, in uso dal 1996, sarebbe stato ingannato e che le elezioni gli sarebbero state rubate. Lula è riuscita a vincere per soli 1,8 punti. Nonostante la mancanza di prove, i sostenitori di Bolsonaro hanno chiesto l’intervento militare, sostenendo che le elezioni erano state truccate. Gli estremisti di destra, che fanno la guardia fuori dalla caserma, stanno cercando di convincere l’esercito ad agire.
5- COME COME IL PREZZO NEGLI USA
L’ingresso degli aggressori, vestiti con mimetiche militari o divise della nazionale, nel palazzo dei congressi ricorda quanto accaduto negli Stati Uniti il 6 gennaio 2021. Due eventi; Sono simili quando si tratta dei partecipanti di estrema destra, del presunto furto delle elezioni e della riluttanza dei loro leader ad arrestarli. Bolsonaro, soprannominato “Tropical Trump”, ha atteso a lungo per condannare l’invasione, così come l’allora presidente degli Stati Uniti Donald Trump. «Ci differenziamo da quanto accaduto negli Stati Uniti su due punti: non siamo morti e abbiamo arrestato più persone», ha commentato il ministro della Giustizia Dino.
REAZIONE DEL MONDO
TACCHINO: Nel comunicato della Farnesina, che condanna gli atti di violenza contro l’amministrazione Lula, si legge: “È importante rispettare i processi democratici e i risultati delle elezioni che riflettono la volontà del popolo in Paese.”
STATI UNITI: Il presidente Joe Biden ha affermato che l’invasione è stata “un attacco alla democrazia e al trasferimento pacifico del potere”. Anche il senatore Bob Menendez ha ricordato il 6 gennaio, dicendo: “L’eredità di Trump continua ad avvelenare”.
GERMANIA: Il primo ministro Olaf Scholz ha descritto gli eventi nel suo post su Twitter come “un attacco inaccettabile alla democrazia”.
ITALIA: Anche il primo ministro di estrema destra Giorgia Meloni ha condannato l’invasione, dicendosi assolutamente contrario alla violenza.
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