Mentre Meloni, Salvini, Berlusconi e la democrazia italiana si sgretolano…

Il fatto che la coalizione di destra sia al primo posto nei sondaggi pone la domanda: in Italia la democrazia viene messa da parte?

In Italia prosegue controverso il processo di elezioni legislative anticipate, iniziato con le dimissioni del presidente del Consiglio Mario Draghi e il successivo scioglimento del parlamento. Il fatto che la coalizione elettorale di destra sia al primo posto nei sondaggi e che i partiti di destra siano guidati dal partito neonazista Fratelli d’Italia (Fdl) fa venire in mente la domanda: “In Italia la democrazia è messa da parte ? ? »…

Giorgia Meloni, leader neo-nazista veterano della Fratellanza d’Italia, ha recentemente pronunciato un appassionato discorso contro la globalizzazione in un incontro a cielo aperto con i cittadini della città di Ancona, in un linguaggio velenoso che sa di razzismo, anche se non l’ha fatto renderlo fortemente critico nei confronti dell’UE. Rivolgendosi ai cittadini che assistevano all’incontro, Meloni ha detto: “In Italia non c’è più niente. Qualunque cosa la sinistra abbia da dire, la dico io. Siamo l’unico vero rappresentante degli italiani”, ha detto.

I neonazisti immaginano che l’influenza di Meloni si estenderà a paesi già mentalmente preparati al fascismo, come Polonia, Ungheria, Francia e forse Germania, e che potrebbe iniziare una “primavera del fascismo”.

Con l’avvicinarsi delle elezioni, l’attività propagandistica più completa del Paese è svolta da Meloni. I neonazisti lavorano come un matto per non perdere l’occasione del potere che si presenta loro. Sanno benissimo cosa potrebbe cambiare nella vecchia Europa continentale se vincessero queste elezioni. Immaginano che l’influenza di Meloni si riverserà in paesi già mentalmente preparati al fascismo, come Polonia, Ungheria, Francia e forse Germania, e che potrebbe iniziare una “primavera del fascismo”. Continua un processo molto pericoloso per l’Italia e la democrazia europea.

È anche da questo amore per il potere che Meloni, che ha preparato con lo slogan “siamo pronti a governare” alle elezioni e lo sgargiante logo che rappresenta il fuoco eterno nella tomba del dittatore Mussolini, che usano nei loro emblemi, è così liberale che non si addice a un neonazista. Meloni vola come una fata liberale della felicità dall’inizio del processo elettorale anticipato. Per esempio; A differenza di altri fascisti europei, difende l’Unione Europea (UE), insiste di non essere antisemita, distribuisce perline blu a capitali stranieri, ecc. Nessun italiano intelligente o intelligente crede a queste mosse pragmatiche di Meloni, ma quando si guarda alle urne molti si annoiano delle esitazioni dei partiti politici centrali, a differenza degli elettori italiani. Milioni di italiani sembrano così convinti di affidare se stessi e il futuro del proprio Paese al fascista Meloni.

Proprio un giorno dopo Meloni, l’altro esponente dell’alleanza di estrema destra, il leader della Lega Matteo Salvini, ha iniziato le elezioni dalla città di Pesaro. Nel suo primo discorso elettorale, Salvini ha promesso tasse e sicurezza più eque per il Paese.

Nel blocco fascista di Meloni, Salvini e Forza Italia dell’ex presidente del Consiglio Silvio Berlusconi piovono promesse. Ovunque c’è un divario, ovunque ci sia un bisogno, hanno sicuramente una promessa al riguardo. Tuttavia, come sottolineano insistentemente gli economisti italiani, la loro vita politica potrebbe non essere sufficiente per mantenere queste promesse, poiché il Paese ha generalmente legato la sua esistenza economica ai fondi dell’UE.

DEMOCRAZIA MANCATA…

Negli ultimi anni il Paese è anche rapidamente diminuito nell’indice di democrazia, soprattutto da quando fascisti come Salvini hanno iniziato a entrare nei governi. L’Italia è al 31° posto dell’indice, dietro al Botswana, e si sta rapidamente allontanando dalla categoria dei “paesi pienamente democratici”.

L’Italia è in rapido calo nell’indice di democrazia. Si colloca anche al di sotto di Botvana e si sta rapidamente allontanando dalla categoria dei “paesi pienamente democratici”.

Un altro problema per la democrazia italiana è il sistema elettorale che, a mio avviso, ha una struttura molto complessa. A causa di questo sistema, è quasi impossibile per un partito salire al potere da solo. I governi sono generalmente formati riunendo più partiti, grandi e piccoli. È quindi raro che un Primo Ministro rimanga in carica per l’intera durata della legislatura e il Paese si trova spesso ad affrontare elezioni anticipate.

Tuttavia, in Italia, vediamo che i cittadini hanno perso fiducia nei partiti politici centrali. Se no, non potevano essere di nuovo un’alternativa il fascista Berlusconi, che era all’ordine del giorno con i pazzi partiti detti “bunga-bunga” piuttosto che le sue opere, o il neonazista Meloni, che non aveva bisogno di nascondere di Era un fan di Mussolini, che ha portato il paese alla distruzione durante la seconda guerra mondiale, ha davvero importanza?

Va notato che anche i politici di sinistra in Europa stanno cercando di accogliere l’esistenza dell’estrema destra. L’esaurimento della sinistra tende alla decadenza.

Il problema è che, come dice Meloni, la sinistra, che di fatto dovrebbe opporsi al fascismo, è caduta in un sonno profondo. La pacificazione della “sinistra”, che è l’unica forza in grado di impedire questo processo in cui l’Europa sta progressivamente inclinandosi a destra, si traduce nell’instaurarsi di discorsi neofascisti nella politica centrale. In questo contesto, vediamo che il gergo “alterista” usato contro i partiti socialdemocratici-socialisti oi sindacati in Europa, soprattutto nel 18° e 19° secolo, sta riaffiorando in questi giorni. La sinistra europea, che non fa alcuno sforzo per invertire questa esclusione, preferisce tacere e aspettare il futuro invece di produrre utopie originali e nuove intorno alle quali le persone possono radunarsi. Si tratta di un periodo in cui il linguaggio politico ha cominciato a perdere la sua memoria politica e sociale nell’Europa di oggi. Il nuovo linguaggio politico, invece, è plasmato dai neofascisti, purtroppo da definire.

In breve, va notato che anche i politici di sinistra in Europa stanno cercando di accogliere l’esistenza dell’estrema destra. Il pericolo parte da qui. L’estrema destra si sviluppa mettendo a tacere le forze che dovrebbero opporsi ad essa o costringendole ad allontanarsi dalle loro origini. È in corso un processo in cui questo stato di esaurimento in cui si trova la sinistra la porterà alla decadenza. Come ho sottolineato sopra, la sinistra europea non può svegliarsi dal torpore in cui tutto questo sta accadendo.

Berengar Insigne

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