Indagine sull’incidente di elicottero in Italia

Secondo la notizia dell’Agenzia italiana ANSA, la Procura di Reggio Emilia ha aperto un’indagine sull’incidente in elicottero avvenuto il 9 giugno sulle montagne dell’Appennino tra la Toscana e le regioni Emilia-Romagna, con l’accusa di catastrofe colposa e omicidio colposo . Il pm Marco Marano avrebbe svolto le indagini in assoluta segretezza.

Nella notizia, in cui il relitto è stato dichiarato zona difficile, si segnala che l’Agenzia nazionale per la sicurezza del volo (ANSV) ha inviato in zona una squadra tecnica in merito all’incidente dell’elicottero tipo A119 Koala per le indagini.

Nel frattempo, Igor Caboni, il pilota amico del pilota italiano Corrado Levorin, che ha parlato alla Gazzetta di Modena, ha affermato che l’elicottero si è schiantato a seguito di un fulmine.

Mentre il video che uno dei passeggeri libanesi che hanno perso la vita nell’incidente ha scattato e inviato a suo figlio poco prima dell’incidente, è stato ampiamente riportato dalla stampa italiana, si vede che l’elicottero stava rullando in caso di maltempo. Immagine.

In altre notizie dalla stampa italiana, è stato riferito che i corpi erano stati prelevati dall’area dei relitti e portati a Modena, dove sarebbe stata eseguita l’autopsia per chiarire le cause dell’incidente.

Secondo le informazioni ottenute da fonti diplomatiche, invece, non è stata ancora chiarita la data del trasferimento dei corpi in Turchia. È stato appreso che il processo necessario per il trasferimento è stato avviato in collaborazione con le autorità italiane e l’ambasciata turca a Roma sta monitorando da vicino gli sforzi per garantire che i corpi raggiungano la Turchia il prima possibile.

COSA È SUCCESSO?

L’elicottero, che è decollato con 7 persone il 9 giugno per volare a Treviso da Lucca, in Italia, è scomparso dai radar dopo un po’. Le forze di sicurezza italiane hanno rilevato il relitto dell’elicottero la mattina dell’11 giugno, a quota 1922 metri sulla collina di Cusna, e poco dopo è stato annunciato che non ci sarebbero sopravvissuti all’incidente.




Cipriana Fallaci

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