FANNO IL SALUTO NAZISTA
Una cerimonia di commemorazione si è svolta a Milano, dove circa 49 anni fa avvenne l'attentato che causò la morte dell'attivista di estrema destra Sergio Ramelli. Circa 1.500 persone presenti all'evento hanno eseguito il “saluto fascista”, noto anche come “saluto romano” o “saluto nazista”, e hanno gridato “Qui” per Ramelli. I partecipanti hanno poi organizzato una fiaccolata silenziosa sotto la supervisione delle forze di sicurezza.
AFFERMANO “elogio del fascismo”
Il partito di estrema destra del primo ministro italiano Giorgia Meloni, Fratelli d'Italia (FdI), ha reso omaggio a Ramelli sui suoi account sui social media. Tuttavia, molte persone sui social media hanno criticato i gruppi neofascisti per aver organizzato tali eventi, affermando che potrebbe essere considerato un crimine di “elogio del fascismo”.
È STATO ATTACCATO
Sergio Ramelli era un membro del Fronte della Gioventù di estrema destra negli anni '70, quando in Italia si svolgevano i conflitti tra destra e sinistra. Fu aggredito da attivisti di estrema sinistra a Milano il 13 marzo 1975 e morì il 29 aprile dopo essere stato per qualche tempo in coma.
Inoltre, si sono svolte manifestazioni commemorative nei comuni di Predappio, dove nacque, e Dongo, dove fu catturato, nell'anniversario della morte del dittatore fascista Benito Mussolini. Alla commemorazione di Dongo, 15 funzionari fascisti del gabinetto di Mussolini sono stati commemorati con il “saluto fascista”, che ha suscitato reazioni.
SELAM È STATO VIETATO
La Corte di Cassazione italiana aveva affermato in una precedente sentenza che l'uso del “saluto fascista” in situazioni come eventi commemorativi potrebbe essere considerato un reato.
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