Tre persone sono state arrestate in relazione all'incidente della funivia avvenuto domenica in Italia, nel quale sono morte 14 persone. I presunti funzionari della società operatrice sono accusati di aver “disattivato i freni di emergenza”.
La funivia che collega il Lago Maggiore alla vetta del Monte Mottarone si è schiantata a seguito di una rottura del cavo. È stato accertato che la cabina della funivia, caduta da un'altezza di 20 metri, è stata trascinata giù dalla montagna e fermata colpendo alberi nella zona forestale.
Inizialmente si pensò che la funivia fosse caduta perché il cavo di sostegno si era rotto per un motivo sconosciuto. Tuttavia, dall'indagine è emerso che ad essere rotto era il cavo che trasportava la funivia fino alla stazione, non il cavo portante. È stato accertato che il freno di emergenza, che avrebbe dovuto bloccare la fune portante in caso di rottura della fune del trattore, non era attivato.
Il proprietario, l'amministratore e il responsabile operativo della società sono stati arrestati con l'accusa che il freno di emergenza fosse stato disattivato da funzionari delle Ferrovie Mottarone, società che gestisce la funivia. L'agenzia di stampa italiana Ansa ha scritto che tre sospettati hanno accettato l'accusa.
La funivia del Mottarone, chiusa da tempo a causa della pandemia, è stata inaugurata il 26 aprile. È stato accertato che il 3 maggio è avvenuto un intervento tecnico definitivo a causa di “anomalie” nell'impianto della funivia.
Per superare problemi non risolvibili con un intervento tecnico, il pavimento interviene per disattivare il freno inserendo una “forchetta” tra i cavi.
La stampa italiana ha inoltre affermato che le autorità potrebbero aver scelto questo metodo perché avrebbero perso più soldi se la funivia, rimasta chiusa durante la pandemia, fosse stata nuovamente chiusa per lavori di ristrutturazione.
La procura di Verbania Olimpia Bossi, che ha condotto le indagini, ha reso noto che i 3 indagati fermati sono accusati di “omicidio preterintenzionale”, “lesioni” e “violazione delle misure di sicurezza in modo tale da provocare un disastro”.
Il bambino salvato aprì gli occhi
A causa delle misure contro il coronavirus nella cabina della funivia con una capacità di 40 persone c'erano 15 persone. Delle 15 persone sopravvisse solo un bambino di 5 anni.
È stato annunciato che Eitan Moshe Biran, 5 anni, gravemente ferito e ricoverato all'ospedale di Torino, ha iniziato a respirare da solo e ha aperto gli occhi oggi. I media italiani hanno scritto che Biran è sopravvissuto grazie a suo padre che lo ha abbracciato e ha protetto il suo corpo al momento dell'incidente.
Eitan Moshe Biran, di origine israeliana, ha perso la madre, il padre, il fratello e i nonni paterni in questo incidente.
Si prevede che i corpi di queste 5 persone di origine israeliana che hanno perso la vita nella funivia verranno riportati a casa oggi.
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