- Scritto da, Övgü Pinar
- Titolo, BBC turca
- Dove ha riferito Roma
I dettagli dell'accordo sulla migrazione raggiunto durante la visita ufficiale del Primo Ministro italiano Giorgia Meloni in Turchia questo fine settimana hanno cominciato ad apparire sulla stampa italiana.
Dopo l'incontro della Meloni con il presidente Recep Tayyip Erdoğan sabato sera a Istanbul, non si è tenuta alcuna conferenza stampa e nessuna delle due parti ha rilasciato dichiarazioni ufficiali sul contenuto dell'incontro.
Ma secondo le informazioni fornite da fonti del Primo Ministro ai giornalisti italiani che hanno seguito la Meloni in Turchia, si parlava anche di rafforzare la cooperazione nel campo dell'immigrazione.
L'Italia ha chiesto il sostegno della Turchia per impedire il transito degli immigrati attraverso la Libia.
Vicino alla coalizione di governo di destra italiana Il Giornale Un articolo pubblicato oggi sul giornale si è concentrato su questo accordo di cooperazione in materia di migrazione.
Nel suo rapporto basato su un analista di intelligence e fonti governative, Il Giornale titolava “Accordo con la Turchia per fermare i trafficanti libici”.
Scrive il quotidiano: “L'accordo firmato dal primo ministro mira a fermare le partenze dalla Libia, dove il “sultano” Erdoğan esercita una grande influenza.
Secondo informazioni fornite da una fonte della presidenza del governo, Il Giornale afferma che gli immigrati che arrivano in Italia partono principalmente dalla regione di Tripoli e che “in collaborazione con i turchi è possibile essere efficaci sul terreno” in questa regione. .
“Erdogan ha confermato la volontà di concludere un accordo tripartito con la Libia”, specifica la stessa fonte.
Secondo le notizie, un accordo in tal senso sarebbe stato messo all'ordine del giorno durante l'incontro tra Meloni ed Erdoğan a New York lo scorso settembre nel quadro dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite.
Successivamente si sono incontrati i ministri degli Esteri di Italia e Turchia e in ottobre il ministro degli Esteri italiano, Riccardo Guariglia, ha visitato la Turchia per lavorare sui contenuti.
Nella dichiarazione resa dal Ministero degli Esteri turco durante la visita di Guariglia, si afferma che “sono state discusse opportunità di cooperazione in Medio Oriente e in Africa”.
Secondo Il Giornale, i ministeri degli Esteri dei due Paesi stanno ancora lavorando ad un accordo scritto.
Ex ministro: sarebbe un errore
D'altro canto, anche se i dettagli non sono ancora stati condivisi con l'opinione pubblica, in Italia hanno cominciato ad emergere reazioni all'operazione. L’ex ministro dell’Interno italiano Marco Minniti si è opposto a un accordo con la Turchia per fermare l’immigrazione dalla Libia.
Mentre Minniti era ministro degli Interni tra il 2016 e il 2018, raggiunse un controverso accordo con la Libia per fermare l’immigrazione da quel paese.
LaStampa Il quotidiano ha pubblicato oggi l'intervista all'ex ministro dal titolo “Marco Minniti: gli aiuti di Erdoğan agli immigrati sono un errore per l'Italia e la Libia”.
Il quotidiano si chiede: “Ha sbagliato la Meloni a incontrare Erdogan sabato per chiedergli aiuto per risolvere i problemi in Libia?” Minniti ha risposto alla domanda: “Penso che l'incontro della Meloni con Erdoğan sia stato proficuo” e ha continuato:
“Se l'Italia volesse siglare un accordo con Ankara per gestire i flussi migratori dalla Turchia, sarebbe un bene… Ma chiedere aiuto per gestire i flussi migratori dalla Libia è un'altra cosa. Anche provarci sarebbe una scelta drammaticamente sbagliata”.
Minniti ha così spiegato il motivo per cui ha definito un errore un eventuale accordo in questa direzione:
“Per almeno due ragioni. In primo luogo, in linea di principio: viola la sovranità della Libia e quindi non rientra nel diritto internazionale. In secondo luogo, nel contesto: mette in discussione gli sforzi diplomatici dell'inviato dell'ONU per impedire nuove elezioni in Libia e il definitivo divisione del Paese in due: “È possibile”.
Preparativi per il vertice Italia-Africa
Ha attirato l'attenzione anche la visita del premier Meloni in Turchia, incentrata sulla Libia, perché avvenuta una settimana prima del vertice “Italia-Africa” previsto a Roma.
Capi di Stato, di Governo e Ministri di numerosi Paesi africani, nonché rappresentanti dell'Unione Europea, dell'Unione Africana e delle principali organizzazioni internazionali, parteciperanno al vertice internazionale dal titolo “Italia-Africa. Un ponte per una crescita comune”, che si svolgerà al Senato il 29 gennaio.
Il governo italiano intende lanciare un progetto denominato “Piano Mattei” per “costruire un ponte tra Europa e Africa”. Il progetto prende il nome da Enrico Mattei, il fondatore del colosso energetico italiano ENI.
L'obiettivo del Piano Mattei viene spiegato nei documenti ufficiali come “crescere con i Paesi africani attraverso un modello di cooperazione, sviluppo e partenariato paritario”.
In questo contesto si prevede “non solo il rafforzamento delle relazioni politiche, ma anche la cooperazione sociale ed economica attraverso i contatti tra i popoli e lo sviluppo delle relazioni commerciali e di investimento”.
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