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Il filosofo e teorico politico italiano Antonio Negri è morto all'età di 90 anni a Parigi, la capitale della Francia.
La figlia Anna Negri ha annunciato la notizia della morte del padre Antonio Negri condividendo sul suo account Instagram una foto scattata insieme al padre.
Negri, arrestato nel corso del processo aperto dopo il rapimento e l'assassinio di Aldo Moro da parte delle Brigate Rosse nel 1979, rimase in carcere quattro anni e mezzo. Dopo essere uscito di prigione, Negri ha vissuto in Francia fino al 1997. Al suo ritorno è stato nuovamente arrestato in Italia e rilasciato nel 2003. Ha scritto “Empire”, che ha scritto con Michael Hardt, durante i suoi anni in prigione.
Otonom Publishing, che pubblica molte delle opere di Negri in turco, ha dichiarato in un comunicato pubblicato sui propri account di social media: “Oggi abbiamo perso il nostro compagno Antonio Negri. La lotta che ha lasciato è il nostro onore. Questo onore e questa lotta saranno perseguiti con virtù.”
CHI E' ANTONIO NEGRI?
Negri, che ha prodotto numerose opere sul marxismo, il postmarxismo e la globalizzazione, ha lavorato per molti anni come accademico in diversi paesi europei. Negri, impegnato anche in attività editoriale, fu direttore della rivista Progresso Veneto, testata locale del Partito Socialista Italiano.
Negri, che in seguito si oppose alla coalizione del suo partito con la Democrazia Cristiana, iniziò a scrivere sulla rivista Quaderni Rossi (Qaderni Rossi). Contemporaneamente suoi articoli furono pubblicati su diverse riviste di filosofia (Aut-Aut, Critical del Dretto).
Negri, arrestato per l'omicidio del primo ministro italiano Aldo Moro, fu rilasciato dopo quattro anni e mezzo di carcere e fu eletto deputato del Partito radicale. Negri, che lasciò l'Italia dopo la revoca della sua immunità e visse in Francia fino al 1997, al suo ritorno in Italia fu nuovamente incarcerato.
Tuttavia, Negri, che continuò a produrre mentre era in prigione, riuscì a pubblicare libri che plasmarono la teoria politica, con “Marx Beyond Marx” e “Empire”, che scrisse con Michael Hardt.
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