A causa dei recenti eventi in Europa e nel Medio Oriente, il governo italiano ha deciso di reimporre i controlli sui cancelli terrestri con il vicino nord-orientale della Slovenia, membro dell’Unione Europea (UE) e paese Schengen.
Nella dichiarazione scritta resa dal Primo Ministro, il governo, in conformità con l’articolo pertinente della legge sui confini di Schengen, che è un regolamento dell’UE; È stato riferito che si è deciso di reintrodurre per un certo periodo i controlli alle porte terrestri del confine con la Slovenia.
Nel comunicato si afferma che il livello di minaccia di violenza all’interno dei confini europei è aumentato dopo l’attacco a Israele, e si evidenzia inoltre che l’Italia si trova ad affrontare una grave pressione migratoria irregolare.
Nel comunicato si sottolinea che dall’inizio dell’anno sono entrati dalla frontiera italo-slovena 16mila immigrati irregolari e via mare sono arrivati oltre 140mila immigrati.
Secondo la decisione del governo, i controlli alle frontiere terrestri italo-slovene, che inizieranno il 21 ottobre, saranno attuati per 10 giorni. Tale termine potrà essere prorogato se ritenuto necessario. I controlli saranno attuati in modo tale da incidere il meno possibile sul traffico dei trasporti e della logistica alla frontiera.
Secondo l’agenzia italiana ANSA, il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi ha informato il suo omologo sloveno Bostjan Poklukar che l’Italia ha deciso di attivare temporaneamente i controlli al confine italo-sloveno a causa dei recenti avvenimenti in Europa e in Medio Oriente.
In Italia, invece, la coalizione di governo di destra guidata da Giorgia Meloni, con un’altra decisione, ha rafforzato le misure di sicurezza in alcuni punti sensibili del Paese a causa del conflitto israelo-palestinese iniziato il 7 ottobre.
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