Ricordiamo con ammirazione Raffaella Carrà, la diva italiana di Bologna, nel secondo anniversario della sua scomparsa.
Preparato da: Ece Büyükçolpan
Quando pensi a Bologna, ti vengono in mente milioni di gusti accordati al mondo. Ma anche Bologna, la città rossa del nord Italia, ha una stella di culto. Raffaella Carrà, la diva d’Italia, che durante la sua vita ha spruzzato un bagliore da discoteca sul fuoco del Mediterraneo. Dedicato al secondo anno dalla morte di Carrà, ci siamo soffermati sulla sua vita e carriera e lo abbiamo raccolto per voi.
Raffaella Maria Roberta Pelloni (18 giugno 1943 – 5 luglio 2021), meglio conosciuta con il nome d’arte Rafaella Carrà, è stata una cantante disco, attrice, ballerina e conduttrice televisiva, molto amata dalla Spagna, dall’America Latina e da altri paesi europei oltre che Esso. nativa Italia.
Carriera di attore e Hollywood
Carrà, trasferitosi a Roma per iscriversi all’Accademia Nazionale di Danza di Roma all’età di 8 anni, ha avuto la sua prima esperienza di attore nel cinema all’età di 9 anni nel film ‘Tormento del Passato’ diretto da Mario Bonnard. La piccola Carrà nel ruolo di “Graziella” diventerà un’attrice tanto da entrare a Hollywood anni dopo.
Nel 1965 firmò con la 20th Century Fox e si trasferì a Hollywood. Carrà, che ha recitato insieme a Frank Sinatra nel film “L’espresso di Von Ryan” (Il treno dei buttafuori), aveva una carriera di attore molto promettente, ma non poteva più permettersi di stare lontano dal paese che desiderava. Al suo definitivo ritorno in Italia nel 1967, la Carrà si rimboccò le maniche come conduttrice televisiva.
Dal futurista Carlo Carrà a Raffaella Carrà
Anche se iniziò come “Raffaella Pelloni”, un nome d’arte fu suggerito a Carrà dal regista Dante Guardamagna a metà degli anni 60. Secondo Guardamagna, il nome di qualcuno con un tale spirito artistico doveva essere stato ispirato da artisti. Ispirato dal pittore rinascimentale Raffaello Sanzio e dal pittore futurista Carlo Carrà, è stato creato il nome “Raffaella Carrà”.
L’onda disco della regina della tv
Gli spettacoli ad alta energia e le colorate coreografie da discoteca che vengono in mente quando viene menzionata Raffaella Carrà hanno cominciato a prendere forma con i programmi di intrattenimento del sabato sera trasmessi dalle stazioni televisive italiane negli anni ’70. tutta Italia. Tanto che, secondo la cronaca di Eurpeana, in una rivista pubblicata nel 1984 si scriveva e disegnava che Raffaella Carrà era più applaudita del presidente del Consiglio dell’epoca, guadagnava molto di più dei calciatori dell’epoca, e si supponeva avere una personalità più affascinante di San Padre Pio.
Enorme carriera musicale di 25 album
Concentrandosi sulla sua carriera musicale negli anni ’70, Carrà iniziò a far esplodere l’onda disco in Italia. Ha pubblicato il suo primo album “Raffaella Carrà” nel 1971, che includeva successi come “Tuca Tuca” e “El Borroquito”. Nel 1976, il suo album “Forte forte forte” viene pubblicato in 36 paesi, portando la Carrà alla fama internazionale come regina della disco.
“A far l’amore comencia tu”, interpretato da Ajda Pekkan come “Do Not Ha” in turco; Una serie di successi come ‘Tanti auguri’, ‘Pedro’, ‘Ballo Ballo’, ‘Fiesta’ sono passati alla storia come opere di successo che hanno radicato la leggenda di Raffaella Carrà. Carrà ha confezionato 25 album nei suoi 78 anni di vita.
Nome ricercato della presentazione dell’Eurovision
Raffaella Carrà ha portato su Rai2 l’Eurovision Song Contest con il suo sorriso caloroso e l’esperienza carica di energia nel periodo maturo della sua carriera.
Milioni di persone hanno detto addio
È così che milioni di persone hanno salutato Carrà, morto il 5 luglio 2021 a causa della sua lotta contro il cancro ai polmoni, a Roma.
Riposa in pace Raffaella Carrà.
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