L’Agenzia italiana per la protezione dei dati personali avrebbe revocato il blocco temporaneo degli accessi che l’azienda americana OpenAI aveva posto al chatbot di intelligenza artificiale ChatGPT, sospettato di aver violato le regole per la raccolta dei dati personali.
Secondo AA dell’agenzia italiana ANSA, Un portavoce di OpenAI ha annunciato che ChatGPT è nuovamente disponibile per gli utenti in Italia.
Il suddetto manager si è detto lieto di servire nuovamente gli utenti in Italia e si è impegnato a proteggere la privacy degli utenti.
Il portavoce di OpenAl ha osservato di aver chiarito le questioni sollevate dall’Agenzia italiana per la protezione dei dati personali.
Nelle notizie di stampa italiane, è stato affermato che OpenAl si impegna a proteggere la privacy degli utenti di ChatGPT e prestare maggiore attenzione ai diritti degli utenti.
Il mese scorso l’Agenzia italiana per la protezione dei dati ha avviato un’indagine sul sospetto che il chatbot di intelligenza artificiale statunitense ChatGPT abbia violato le regole sulla raccolta dei dati personali, interrompendo temporaneamente l’accesso all’app il 31 marzo.
Primo divieto di ChatGPT in Europa
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