La vittoria dell’estrema destra, guidata da Giorgia Meloni, ha sconvolto la sinistra, e l’elenco dei propri errori si allunga sempre di più.
In effetti, negli ultimi 10 anni, gli elettori hanno avuto il problema di essere trascinati in un compiacimento al di fuori delle polarizzazioni del centrosinistra, che vede ancora le elezioni come un gioco da ragazzi. Gli elettori di sinistra avevano il problema di non riuscire a portare la fine del mese prima della pandemia e volevano innovazioni che potessero portare pace e prosperità in campo economico. Ma le coalizioni guidate dal Pd non hanno avuto successo. Il deficit di bilancio ha messo in difficoltà anche i cittadini.
Intanto le frizioni tra gli ex premier, il leader del Pd Enrico Letta e Matteo Lenzi davanti agli occhi e da spettatore hanno logorato la sinistra. Quando anni di esperienza non sono riusciti a trovare una soluzione ai problemi, gli elettori sono stati costretti a cambiare posizione.
Giorgia Meloni, ammiratrice di Benito Mussolini, che assunse l’incarico di Ministro della Gioventù nel governo di Silvio Berlusconi, approfittò dell’insensibilità della sinistra, oltre che della stagnazione, e creò i Fratelli d’Italia, il partito della Italian Brothers, e si è imposta creando le idee che gli elettori si aspettavano, cercavano e adottavano.
Certo, le negatività vissute durante e dopo la pandemia, come la guerra in Ucraina, le crisi del gas naturale e dell’elettricità, non hanno potuto produrre una soluzione e il governo italiano, rimasto passivo all’interno dell’UE, portato dall’ex tecnocrate dell’Europa Il Presidente della Banca Centrale Mario Draghi, detto “Super Mario”, ha portato grandi benefici alla Meloni. Giorgia Meloni, che ha preso il titolo di primo presidente del Consiglio donna d’Italia, è riuscita per prima ad affrontare il problema non appena si è insediata promettendo di lottare contro l’immigrazione irregolare, che da decenni ribolle nel Paese.
Mentre il Partito Democratico ei suoi sostenitori hanno indagato seriamente dove hanno sbagliato con “Mea Culpa”, l’attrito in corso all’interno del partito non ha generato idee nelle campagne del partito e non ha mostrato che la scelta di Meloni degli elettori che diffamavano il fascismo.
Intanto, durante e dopo le elezioni, il nuovo presidente del Consiglio di estrema destra “sono una donna!, sono una madre!, sono italiana!, sono cristiana! Il suo discorso alla comunità con lo slogan del quartetto ha suscitato una grande e positiva reazione. Lo sforzo del centrosinistra di non fare le promesse necessarie all’elettorato prima delle elezioni, di mostrarsi confuso e di non perdere il minimo dettaglio come Giorgia Meloni, ha portato nel Paese, forse volontariamente, un’amministrazione post-fascista.
Adesso al centrosinistra spetta il compito di una seria opposizione e prima di tutto: ‘Dove abbiamo sbagliato?’ cercare una risposta alla domanda.
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