Tre degli immigrati, respinti dal ministro dell’Interno italiano, dicendo “un peso residuo”, si sono gettati in mare

Tre degli immigrati a bordo delle navi di soccorso, bloccate dal nuovo governo anti-immigrazione italiano, si sono tuffati in mare per raggiungere la terraferma. La caratterizzazione del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi degli immigrati che non ha accettato nel Paese come “un peso residuo” ha suscitato critiche.

Il governo, guidato dal partito di estrema destra Fratelli d’Italia (FdI), insediatosi quasi due settimane fa, ha rifiutato di aprire i porti alle navi delle quattro organizzazioni non governative che soccorrono i migranti nel Mediterraneo in questo periodo.

Due delle navi di soccorso, che sono state trattenute in mare per giorni con più di 1.000 migranti, sono state autorizzate ad attraccare al porto la scorsa settimana e una oggi, ma a tutti i migranti a bordo non è stato permesso di sbarcare.

Cajetan Longo

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